Caramanico, le terme vanno all'asta - Il Capoluogo

2022-12-07 16:39:13 By : Ms. HERE MAKERS

25 milioni di euro per la doppia asta per le terme di Caramanico. Stabilimento, strutture, alberghi e arredi divisi in 2 distinti lotti.

Dopo un’altra estate caratterizzata dalle chiusure, è andata one secuzione la sentenza del tribunale di Pescara del 2021 con la quale era stato dichiarato il fallimento Società che gestisce le Terme. I termini e le informazioni dell’asta – come riporta Il messaggero – sono stati riportati ieri sul sito Astegiudiziarie.it , insieme agli avvisi di vendita per strutture, pertinenze, terreni e beni mobili dello stabilimento termale del Pescarese, nel quale lavoravano lavoravano 13 dipendenti e circa 150 stagionali. I curatori nominati dal tribunale sono l’avvocato Carlo Del Torto e il commercialista Michele Pomponio, che devono rintracciare, tramite gara, imprese interessate alla gestione delle terme di Caramanico, che hanno redatto due avvisi di vendita.

Ascritti al Lotto 1 e localizzati tra viale Roma e via della Libertà ci sono il complesso termale alberghiero con gli ambienti di terapia, l’hotel Maiella con le pertinenze dirette e indirette tra cui uffici, parcheggi pubblici e privati, varie particelle di terreno limitrofe, con differenti destinazioni tra cui quelle ospitanti le sorgenti di acque solfuree e termali, che però sono considerate beni indisponibili, e ancora i beni mobili, ovvero arredi specifici dei reparti termali, degli uffici, delle aree d’attesa e ancora apparecchiature di vario tipo come arredi delle camere d’hotel, ma anche veicoli e il marchio Terme di Caramanico – La Salute dal 1576, il cui valore stimato è di poco più di 98mila euro. Il prezzo a base d’asta per questo primo lotto è pari a euro 10.531.203,91; mentre l’offerta minima ammonta a 8.951.523,32; il termine dell’asta telematica è fissato alle 12 del 25 gennaio prossimo. Il Lotto 2 comprende invece la vendita del centro termale e alberghiero con centro benessere dell’ex hotel La Rèserve, in località Santa Croce, cui si aggiungono alcuni terreni annessi o posti nelle vicinanze della struttura e beni mobili costituiti da impianti, attrezzature e arredi (da quelli specifici dei reparti termali a quelli del ristorante e delle cucine, fino agli arredi). Il termine per la presentazione delle offerte è fissato alle 12 del 24 gennaio 2023. La base d’asta è pari a 14.270.330,20 euro; l’offerta minima è quantificata in 12.129.780,67.

Rimane aperta la questione sulle acque sulfuree la cui concessione è tornata alla Regione Abruzzo; per cui chi acquisterà lo stabilimento termale dovrà successivamente richiedere l’autorizzazione all’uso delle sorgenti. Un aspetto, questo, chiarito al punto C dell’avviso e nelle perizie firmate dall’architetto Massimo Di Michele che, relativamente alle particelle di terreno messe in vendita, precisa, che alcune di esse ospitano le sorgenti termali che sono oggetto di concessione regionale e vanno considerate come beni indisponibili. “Varie aree che ospitano le sorgenti termali e i pozzi sono state riconsegnate ufficialmente il 10 agosto 2022 ai funzionari della Regione Abruzzo, alla presenza del sottoscritto su delega dei curatori fallimentari del 5/08/2022, al fine di definire una nuova concessione regionale per la captazione delle acque. Pertanto con la presente nota vengono individuate le particelle da considerarsi come beni indisponibili”. Oltre al sito Astegiudiziarie, gli avvisi di vendita saranno pubblicati anche su alcuni quotidiani nazionali e sul Financial Times, forse nella speranza di attrarre anche investitori stranieri.

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