Come congelare il pesce nel modo corretto evitando la proliferazione di batteri | il Salvagente

2022-12-07 16:38:49 By : Ms. Ruth Lin

È vero che dopo aver acquistato del pesce fresco, è possibile congelarlo e riporlo dunque all’interno del freezer domestico, ma è vero anche che quest’operazione deve essere effettuata con criterio e nel rispetto di alcune regole, che vi consentiranno di mantenere invariato il gusto e la consistenza del pesce, ma soprattutto vi permetteranno di poterlo consumare in totale sicurezza per la vostra salute.  

In generale, il pesce fresco che viene acquistato, non deve essere consumato dopo moltissimo tempo, la migliore scelta che potete intraprendere in tal senso è quella di consumarlo e dunque cucinarlo entro le 24 ore successive all’acquisto, ma se non si riesce a rispettare questa tempistica, di norma è possibile consumarlo entro massimo tre giorni da quando si è acquistato.  

In tal senso, il congelamento è un’opzione che viene incontro a tutti coloro che acquistano il pesce fresco, ma non vogliono o non possono consumarlo subito; grazie al congelamento infatti, è possibile non solo prolungare la durata del pesce fresco, ma anche di non sprecarlo e dunque di non farlo andare a male.  

Il congelamento del pesce fresco in casa è un procedimento semplice, per assicurarvi di eseguirlo correttamente e garantirvi dunque igiene e sicurezza per il futuro consumo del prodotto, vi consigliamo di seguire le nostre indicazioni e i nostri consigli in merito.  

Ecco le indicazioni e i consigli su come eseguire il congelamento in modo corretto:  

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Se è vero che il pesce fresco deve essere consumato entro un arco temporale molto breve, è vero anche che la stessa affermazione non è valida per il pesce fresco congelato.  

In genere, non è possibile rispondere alla domanda su quanto tempo il pesce fresco congelato può restare in freezer in modo univoco, poiché quest’aspetto è da valutare in base alle diverse specie ittiche, di norma però:  

La risposta è no, in entrambi i casi. Al fine di evitare la proliferazione di batteri nel pesce e mettere a repentaglio la propria salute, è assolutamente sconsigliabile effettuare il congelamento del pesce una volta che è stato già decongelato.  

Il motivo? Semplice, il congelamento del pesce che per essere effettuato in modo corretto, deve essere fatto ad una temperatura di -18°C, blocca la proliferazione dei batteri nell’alimento, che a sua volta riprende una volta che l’alimento viene poi scongelato.  

La pulizia preventiva del pesce prima del congelamento è fondamentale almeno quanto lo è l’attenzionare la corretta temperatura di congelamento, ciò in quanto il pesce è composto da carni che possono essere facilmente deteriorate dai batteri che vi abitano all’interno, ne consegue, che se il pesce fresco congelato non viene pulito, in fase di scongelamento si corre il rischio che i batteri contenuti al suo interno possano contaminare l’intero alimento, mettendo a rischio la salute di chi lo consuma.  

Adesso che il corretto congelamento del pesce fresco non ha più segreti, grazie alle numerose indicazioni fornite e grazie anche ai diversi suggerimenti che vi abbiamo proposto, vi forniamo qualche indicazione in merito a come scongelare il pesce precedentemente congelato in modo corretto.  

Anche per eseguire lo scongelamento del pesce fresco precedentemente congelato, è necessario infatti conoscere alcune regole e alcuni semplici accorgimenti, che possono salvaguardare la salute del consumatore.  

In particolare, è buona norma non scongelare il pesce a temperatura ambiente, ma in frigorifero, si tratta di un’accortezza che vi consentirà di evitare l’eventuale proliferazione di batteri all’interno delle sue carni.  

Dunque, per compiere correttamente lo scongelamento, vi basterà spostare simultaneamente il pesce dal congelatore al frigorifero, avendo cura di coprirlo con una pellicola oppure in alternativa di riporlo in un contenitore a partire dalle 12 ore antecedenti alla consumazione.  

La conservazione del pesce congelato in frigorifero per effettuare lo scongelamento e poi procedere con la cottura e dunque con la consumazione, vi consentirà di evitare la propagazione di batteri all’interno dell’alimento, ciò è possibile grazie alla temperatura ottimale presente all’interno del frigorifero.  

In questo caso è bene ricordare, che una volta scongelato, il pesce deve essere consumato entro e non oltre le 24 ore successive.  

Tra le altre possibili modalità di scongelamento del pesce fresco congelato, vi sono: il microonde e l’acqua fredda (mai utilizzare quella calda).  

L’alternativa di scongelamento col microonde è un’opzione di scongelamento veloce, destinata a chi ha necessità di scongelare il pesce in tempi brevi, per farlo vi basterà utilizzare la funzione “defrost”, avendo cura poi di consumare il pesce immediatamente.  

Per quanto riguarda lo scongelamento con l’acqua fredda, si tratta di un altro metodo di scongelamento veloce, che si esegue ponendo il pesce fresco ancora congelato e inserito all’interno della sua confezione originaria sotto ad un getto di acqua fredda, ma occhio a non bagnare il pesce!  

Inoltre, è bene ricordarsi di non scongelare mai il pesce con acqua calda, questa pratica non solo potrebbe alterare negativamente il sapore del pesce, ma potrebbe anche favorire uno scongelamento non uniforme e dunque potenzialmente dannoso per la salute.  

La mal conservazione del pesce fresco congelato oppure un errato scongelamento, possono esporci al rischio di intossicazione da istamina, si tratta di una delle intossicazioni alimentari più diffuse in Italia ed Europa legate al consumo di pesce.  

L’istamina è una sostanza già naturalmente presente all’interno delle carni del pesce, tuttavia se le concentrazioni di istamina presenti all’interno dell’alimento sono troppo elevate, può subentrare l’intossicazione da istamina.  

I sintomi caratterizzanti dell’intossicazione da istamina sono simili a quelli che si verificano quando si manifesta una qualsiasi allergia alimentare e nello specifico:  

L’intensità dei sintomi tipici dell’intossicazione da istamina è variabile in funzione della concentrazione della sostanza e della sensibilità dell’individuo; di norma i sintomi indicati, in caso di intossicazione da istamina tendono a manifestarsi dopo che è trascorso pochissimo tempo da quando si è consumato l’alimento incriminato e tendono a durare almeno un paio di giorni.  

Se si sospetta di avere un’intossicazione da istamina in corso, è opportuno rivolgersi al punto di primo soccorso più vicino oppure in alternativa al proprio medico di famiglia, che sarà in grado di indicare qual è il trattamento terapeutico più corretto ed efficace.  

Per minimizzare i rischi da intossicazione da istamina, nel caso del pesce fresco congelato in ambiente domestico, è sufficiente attenzionare le indicazioni e i consigli precedentemente forniti in merito al congelamento e allo scongelamento dell’alimento, ciò vi consentirà di poter consumare il pesce in totale sicurezza e senza alcun rischio per la vostra salute.