Migrazione filler viso: che cos'è e perché avviene - iO Donna

2022-12-07 16:32:30 By : Mr. JD Zhao

G eneralmente l’acido ialuronico non migra: i filler, se ben eseguiti, restano in posizione, riassorbendosi naturalmente dopo sei o dodici mesi. Quando però avviene uno spostamento significa che è stato iniettato erroneamente, spesso più in superficie rispetto alla zona corretta. Ci aiuta a far chiarezza il dottor Domenico Ventura, specialista in chirurgia plastica a Milano.

«Partiamo dalle definizioni. L’acido Ialuronico è un costituente molto importante della nostra pelle ed è fisiologicamente presente nei nostri tessuti fin dalla nascita» inizia a spiegare il dottor Domenico Ventura.

«Il nostro organismo produce acido Ialuronico endogeno attraverso cellule che si chiamano fibroblasti, a ritmi diversi a seconda della nostra età. Se a 20 anni la produzione di acido ialuronico è molto alta, con il passare degli anni si riduce la capacità funzionale delle cellule che lo producono: con una progressiva perdita di elasticità e di spessore della cute che porta alla formazione delle rughe».

«L’acido Ialuronico può essere prodotto di sintesi, in laboratorio, nella forma di un gel posto in siringhe pre-riempite, offrendo elevatissimi standard di sicurezza, di maneggevolezza e di purezza».

«È ideale per garantire il riempimento di quelle zone che hanno bisogno di essere rimpolpate perché svuotate, ad esempio le rughe naso-labiali e le labbra. Al tempo stesso, la sua capacità di rimanere stabile nel sito di posizionamento garantisce un aumento o rimodellamento della proiezione della parte trattata in aree come zigomi, mento, naso, mandibola» continua lo specialista.

«Le diverse densità e tipologie di molecole hanno tempi di durata diversi nei tessuti in quanto vengono riassorbiti dalla pelle che “se ne nutre” con tempi variabili dai 6 mesi fino all’anno di tempo».

«Quando si parla di migrazione filler si intende che l’acido Ialuronico, originariamente impiantato in una sede – ad esempio zigomo o guancia  – è “migrato” spostandosi in zone indesiderate e creando un effetto di migrazione dei volumi, con un peggioramento estetico anche importante».

Perché? «Questo accade per una scelta non corretta del tipo di materiale: solitamente quando viene utilizzato un tipo di acido ialuronico molto fluido che tende ad espandersi in sedi in cui sarebbe invece necessario un prodotto stabile».

«Per eliminare la migrazione del filler si può utilizzare un enzima chiamato Ialuronidasi che ha la capacità di digerire le molecole di acido Ialuronico riducendo così la sua diffusione edi volumi impiantati se è stato iniettato da poco tempo».

Diversamente, «se è passato molto tempo e si è creata una fibrosi, ovvero un ispessimento dei tessuti profondi da eccesso di prodotto, bisogna valutare una rimozione di tessuto fibroso con una piccola canula ove possibile».

«L’acido Ialuronico può essere considerato come l’elisir di eterna giovinezza per la nostra pelle, se utilizzato in maniera adeguata, con le giuste indicazioni e con una scelta corretta del tipo di prodotto da usare».

«Diversamente bisogna essere coscienti che il prodotto può causare danni estetici e di compressione vascolare, oltreché inestetismi più o meno correggibili. Per tutti questi motivi è assolutamente importante affidarsi a professionisti che abbiano maturato una competenza specifica nel settore e che siano in grado di indicare quale sia il miglior prodotto per la sede che vogliamo trattare». Ricevi news e aggiornamenti sulle ultime tendenze beauty direttamente nella tua posta Iscriviti alla newsletter

«Fondamentale è anche non esagerare ma procedere per gradi, creando volumi discreti per una bellezza non artefatta e rispettando sempre le pazienti» conclude l’esperto.